Pubblico dominio
DATA | Lunedì 16 Aprile 2018 |
DESCRIZIONE | In occasione dell’entrata in Pubblico Dominio degli scritti di Henry Ford e all'interno della manifestazione Torino che legge, la BEM con la collaborazione del Progetto Bibliotecario Urbano sul Pubblico dominio (Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Biblioteche civiche torinesi e Fondazione Teatro Nuovo e Liceo Germana Erba) ha organizzato l'evento "Luci e ombre di Henry Ford".
Hanno dialogato sulla figura di Henry Ford e sulla sua eredità spirituale e manageriale: Davide Canavesio, imprenditore ed economista e Marco Revelli, sociologo e politologo. Modera la conversazione Diego Robotti, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per il Piemonte e la Valle d'Aosta. L'evento è stato arricchito dalle incursioni teatrali a cura dei giovani attori della Fondazione Teatro Nuovo - Liceo Germana Erba e l’omaggio musicale del trio Catchers in the Rye (Marco Berruti al sax, Lorenzo Maschio al basso e Roberto Musso alle percussioni) che hanno eseguito dal vivo una scelta di brani in pubblico dominio. Per l'occasione è stata effettuta la digitalizzazione completa del testamento spirituale di Henry Ford, La mia vita e la mia opera, consultabile e scaricabile liberamente. |
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DATA | Venerdì 2 Dicembre 2016 |
DESCRIZIONE | E' stata organizzata una tavola rotonda dal titolo «LEGGERE KEYNES OGGI» Sono intervenuti: Lia Fubini - Economista, Università di Torino Guido Ortona - Economista, Università del Piemonte Orientale Giovanni Pavanelli - Economista, Università di Torino Teodoro Togati - Economista, Università di Torino Franco Bungaro - Bibliotecario, Università di Torino Modera: Pietro Terna – Economista, Università di Torino OMAGGIO MUSICALE a cura del duo Catchers in the Rye (Marco Berruti al sax alto e |
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DATA | Martedì 8 Marzo 2016 |
DESCRIZIONE | All'interno dei locali della BEM, i giovani attori del Liceo Germana Erba, in collaborazione con “Progetto bibliotecario urbano sul pubblico dominio”, presentano una libera rielaborazione drammaturgica del saggio “Una stanza tutta per sé”, vero e proprio manifesto sulla condizione femminile dalle origini ai giorni nostri, nel quale Virginia Woolf rivendica per il genere femminile la possibilità di essere ammesso ad una cultura che fino a quel momento si era rivelata di esclusivo appannaggio maschile, in una società, nella fattispecie quella Inglese, di stampo profondamente patriarcale.
Il saggio affronta in modo ironico e appassionato il tema della creatività femminile affermando che una donna per poter essere liberamente creativa e potersi esprimere deve avere “una stanza tutta per sé”. |
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